20 maggio 2012

Colpiti al cuore. Brindisi, 19 maggio 2012

Brindisi, 19 maggio 2012.
Ore 7.45.  Dietro un cassonetto della spazzatura nei pressi dell'entrata dell'Istituto tre bombole GPL con un innesco di polvere pirica. Forse un telecomando. Qualcuno lo preme.
E poi: Brindisi come Baghdad. Sull'asfalto: zaini, astucci, brandelli di quaderni, libri, scarpe, jeans.
Melissa, Veronica, Selena, Azzurra, Alessandra, Nicoletta, Sabrina.
Melissa Bassi, 16 anni. Stava andando a fare il compito di psicologia, tema: "Tra tutti gli esseri viventi l'uomo è l'unico a essere capace di riflettere su se stesso".
Aveva detto: "Sarebbe da stupidi, non credi? Passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire!" (3 febbraio 2012).
Ci hanno colpiti al cuore, come quella volta a Capaci. Ma la scuola non starà in silenzio. Come diceva Melissa, è una vita stupida quella passata a desiderare qualcosa senza mai agire. Perciò invito tutti a riflettere, documentarsi, interrogarsi. Tacere ora sarebbe far morire ancora una volta Melissa.
E allora ricordiamolo ancora una volta, oggi che ricorre il ventennale della morte di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo: chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.
Links/dossier:
Marco Imarisio, Bruciavano, non riuscivamo a spegnerle (Corriere.it)
Francesco Piccolo, I quaderni sull'asfalto e noi di fronte all'indicibile (Corriere.it) 
Ferruccio De Bortoli, Il dolore e l'impegno (Corriere.it)
Il sogno strappato di Melissa (La Stampa.it)
La giovane Italia che dice no (ilmanifesto.it)
Intervista a Don Luigi Ciotti: Volevano colpire proprio i giovani. Studiare fa paura (Libera.it)
Non si può morire entrando a scuola (Libera.it)
Il Ministro Profumo: No alla polizia davanti alle scuole (Corriere.it)
Michele Brambilla, Il ritorno delle solite paure (La Stampa.it)
C'è l'identikit dell'attentatore. Gli inquirenti: voleva la strage (Repubblica.it)
Le stragi in Italia (Pierluigi Vigna)
Chi era Francesca Morvillo Falcone, Medaglia d'oro al valor civile (Quirinale.it)
Giovanni Falcone venti anni dopo (dossier Corriere.it)

9 commenti:

Lorenzo Comar ha detto...

Speriamo che gli inquirenti facciano al più presto chiarezza sulla matrice di questo atto BESTIALE e consegnino mandanti ed esecutori alla giustizia...questi NON sono uomini, questi NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI uomini; uccidere una persona innocente e senza colpa è qualcosa di così terribile,tremendo,tetro che neanche sforzandomi sono in grado di concepire.
E' capitato a Melissa ma poteva capitare a tutti noi, ai nostri amici, parenti, conoscenti, fratelli e sorelle...PROPRIO A TUTTI: riposa in pace.

Lorenzo Comar IIBU

Laura Dotto ha detto...

Ma come è possibile che persone appartenenti a questo mondo, uomini con un minimo di intelletto, possano andare a colpire delle ragazze innocenti che frequentano una scuola?
Forse è stato veramente un atto isolato da parte di uno o di alcuni individui folli, che devono essere combattuti nel più breve tempo possibile trovando i colpevoli attraverso una azione immediata della giustizia.

Laura Dotto 2^Bu

anonimo ha detto...

La cosa che più mi ha impressionato di questa notizia, che mi sembra di una malvagità e insensatezza assolute, è il capovolgimento del ruolo degli adulti.
Noi studenti, e ragazzi in generale, invece di avere davanti degli adulti che ci mostrano un modo degno di vivere, abbiamo a che fare con chi ci nega addirittura la possibilità di esistere, avendo come obiettivi violenza e morte.
Per questo mi sento di ringraziare con più forza oggi tutti gli adulti che ci stanno accompagnando a scuola e non solo.

Angelo Bianchin 2bu

Elena Giacomin 4AP ha detto...

Sembra un caso ma è la realtà. Nell’ arco di 24 ore 7 morti in Italia. Ma se da un lato eventi naturali come i terremoti sono incontrollabili dall’ uomo, ci si chiede come si sia arrivati all’ evento di ieri a Brindisi: tre bombe davanti a una scuola, muore una ragazza di soli 16 anni, una ragazza qualunque. Si pensa che dietro non vi sia la mafia, anche se le coincidenze sono molte: il giorno stesso avrebbe dovuto sfilare un carro antimafia, per promuovere la legalità. Scatenare il panico e portare ulteriore paura a una Nazione che patisce già, soprattutto in ambito scolastico, è la cosa più disumana che si potesse fare. Perché prendersela con “noi” ragazzi/ragazze in particolare? Non dobbiamo darla vinta ai colpevoli, e soprattutto non rimanere indifferenti.

Ylenia De Rosa 4Bp ha detto...

Sono veramente senza parole.Qualche minuto fa al telegiornale i genitori hanno detto : " Pensiamo sempre: i nostri figli sono a scuola, quindi sono al sicuro e invece..." . Al sicuro? Non c'è più niente di sicuro. Viviamo nel dubbio, viviamo con la paura addosso, viviamo dipendenti dalla violenza.Non ci sono giustificazioni per questi atti, una ragazza di soli 16 anni morta, ma perchè? Che ha fatto? Che colpa ha? Domande retoriche perchè le risposte sono sempre le stesse : non lo so, nessuna, niente! Basta,non possiamo andare avanti così, nemmeno a scuola si può stare tranquilli,non è possibile! La cosa più scandalosa è che questa persona, anzi questo mostro, ha colpito proprio un istituto pieno di ragazzi volendo scatenare un inferno, poteva uccidere una quantità enorme di studenti, un genocidio spaventoso. Comunque anche se la vittima è una realmente, ci è riuscito, ha "ucciso " tutti! Le ragazze che ora sono in ospedale in gravissime condizioni, gli altri ragazzi che sono sotto shock, i famigliari, gli amici e anche noi,perchè alla fine siamo una società e facciamo parte dell'Italia..si, cosa sta divendando ormai questo paese? Cosa sta diventando questo mondo? Mi auguro che trovino questo mostro e auguro a Melissa di riposare in pace...

Ylenia De Rosa 4Bp

Gasparini Simone ha detto...

Il 2012 si sta veramente dimostrando un anno pieno di disgrazie cominciando con le rivoluzioni in Libia, Egitto, Tunisia e continuando con i fatti di cronaca nera sempre più preoccupanti. In particolare questo. Un attacco del tutto inaspettato che ci fa capire che forse non c'è ancora un luogo sicuro; nemmeno quello che dovrebbe esserlo: la scuola.
Sono avvenimenti come questi che fanno pensare a come viviamo la vita di tutti i giorni all'importanza del "carpe diem" di cogliere l'attimo perché potrebbe non tornare. E' anche interessante pensare come alcune persone prendano questi avvenimenti come se non fosse successo niente. E' l'indifferenza che sta uccidendo questo mondo! Non si può stare a guardare in silenzio ma bisogna reagire in modo ponderato senza tirare conclusioni affrettate. Concludo con una speranza; quella che un adeguato lavoro delle autorità identifichi e trovi il colpevole di questo atto scellerato!
riposa in pace Melissa.

Gasparini Simone IIBU

giulia pol ha detto...

"Chissà se Melissa ha avuto, come noi, la fortuna di vedere la luna in spiaggia..
non abbassate lo sguardo ora, non abbiate paura.. pregate per lei e per quello in cui credete"

Sara ha detto...

Quello che è successo mi fa ripensare a quella frase di Antonino Caponnetto: "La mafia ha più paura della scuola che della giustizia."
Non credo che serva commentarla.
Non si era mai giunti fino a questo punto.
Ma la mafia è giunta purtroppo a mirare perfino le mura della scuola, entrando dentro agli animi di tanti giovani che andavano a scuola normalmente ma che ora hanno paura.
PAURA.
Ma non riusciremo mai a superare la paura da soli, senza un aiuto.
Bisogna per cui che tutta la comunità si REAGISCA. Ora.
Perchè solo se si è in tanti si riuscirà a vincere. A vincere contro un potere così subdolo che per assoggettare meglio la gente ricorre ai strumenti estremi.
Che hanno innescato nei giovani la paura di andare a scuola; che dovrebbe essere la cosa più meccanica per i giovani.
Io penso che sia inutile restare chiusi in sé stessi, ancorati nella paura, nella disperazione,
nella rabbia. A fatti compiuti si deve reagire alla grande, applicando tutte le risorse, utilizzando tutto il rigore, la forza, la determinazione per avere un CAMBIAMENTO. Un risvolto positivo a favore di tutta la società. Il mio pensiero dunque si ritrova in quello di don Ciotti che ha detto appunto : "Forza giovani!"

Sara Grubisa 4Bp

Ilaria Caruzzo, 4BP ha detto...

Una ragazza di sedici anni, Melissa Bassi, dilaniata dallo scoppio di un ordigno, una seconda, Veronica Capodieci, in gravissime condizioni, tre giovani con ustioni su tutto il corpo, due delle quali in gravi condizioni (una probabilmente perderà gli arti inferiori), altre cinque persone colpite in maniera meno grave: è il bilancio, orrendo, di un attentato compiuto dinanzi ad una scuola di Brindisi.
-Vergogna, vergogna! Perché è di questo che si può e si deve parlare!- Incredibile cosa succede ancora in Italia! orribile vedere persone innocenti perdere la vita..non ci sono parole per descrivere questo fatto. La scuola, quel luogo in cui noi ragazzi impariamo a vivere e a socializzare, quel luogo in ci sono persone che hanno voglia di vivere e di crescere, che aspettano il suono della campanella per uscire e andare a scoprire il mondo: lei questo mondo non lo scoprirà mai più e non per colpa sua. E questo mondo non verrà mai più scoperto neppure dai suoi genitori, dai suoi nonni, dai suoi zii e da tutte quelle persone che adesso chiedono solo giustizia; per loro le cose bella della vita saranno messe in secondo piano. Ieri 22 Maggio, alle 15.30 ci sono stati i suoi funerali… Straziante! Straziante vedere la piazza piena di ragazzi con striscioni e occhi lucidi, vedere il suo papà che costantemente teneva la fotografia della sua bambina nel cuore, le compagne di classe che si facevano forza per lei. Per quella ragazza che forse per coincidenza, forse per sfortuna, forse perché il destino aveva deciso così si è trovata in una situazione che non doveva succedere. Né a lei, né a nessuno.